venerdì 28 dicembre 2007

Neve....



La neve cade... tutto è bianco...
La neve scende... tutto dorme...
La neve è bianca... tutto permane...





La cappa calata sopra la testa disturba la vista, la intralcia, ma non per questo egli rallenta o si ferma; va avanti a capo chino, guardando i suoi piedi. Uno dopo l'altro, uno avanti all'altro, il ventoso silenzio del sentiero è incrinato solo dallo scricchiolare sotto le scarpe della neve ghiacciata sul terreno. Il bianco nevoso stucca il viadante, ma egli non vacilla, non indietreggia, perchè egli conosce il suo percorso, il suo cammino, la sua meta. E così, col freddo nelle ossa, avanza tra i campi deserti. Nessuna figura turba il paesaggio gelato, solo il viandante, che mistico, entra nel trascorrere delle ere e ne esce sopraffatto, dal freddo, dal gelo e dai ricordi di un estate calda e uggiosa, tra le miti pianure e i freschi pini, passata ad ammirare stormi di caproni in festa, danzanti sopra un ventoso prato.
Il cielo vitreo sopra il suo collo, non lascia al viandante alcuna speranza sul tempo a venire, ma solo ghiaccio che, come i rami di una quercia spoglia, penetrano nelle sue vene e intrappolano la sua anima. Il sogno ormai è breve cosa...