lunedì 31 dicembre 2007

Lava...



Scorre tra letti di granito il rosso fiume dell'Ade, riportando a galla le rocce meno oscure. Nel vorticoso getto ogni sasso si disfa e incomincia a far parte di esso e con esso vortica e turba, come il sangue che esce senza sosta da una ferita squarciata a pieno petto; rubini di fuoco dilagano all'orizzonte, ed il giorno fa vespro e il vespro una agghiacciata notte, ridestata solo dall'inestinguibile rogo che arde inesorabile i flebili, intimi steli delle amare coscienze. Neri cimieri castigano la vista, che vuol guardare al di là del profondo buio. La debole fiamma ormai morente rischiara solamente un misero miglio della sterminata landa rocciosa, dove il serpente vermiglio spira ramingo nelle tenebre. Solo un ombra l'ha visto spegnersi nell'oscuro silenzio... forse un viandante.

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